Cinema

Taxi Teheran di Jafar Panahi distribuito nelle sale italiane dal 27 agosto

Taxi Teheran di Jafar Panahi distribuito nelle sale italiane dal 27 agosto

Venduto in oltre trenta Paesi, in Italia sarà il primo titolo di CINEMA, nuova casa di distribuzione improntata a scelte di qualità e di grande prestigio, che lo farà uscire a fine agosto per la riapertura della stagione cinematografica.

Nel 2015, durante il Festival di Berlino, Jafar Panahi ha rivelato al pubblico Taxi Teheran. Si tratta del primo film che il regista iraniano ha girato, da solo e in esterni dal 2010, piazzando la telecamera sul cruscotto del suo taxi e mettendosi alla guida, attore, per le vie di Teheran; questo nonostante il divieto di girare imposto dal regime.

Con Il Cerchio (2000), Oro Rosso (2003) e Offside (2006), Panahi mette in discussione e mostra in modo diretto la condizione delle donne in Iran; per questo motivo il regime iraniano ne impedisce la distribuzione nel Paese. Nel luglio 2009, Jafar Panahi viene arrestato una prima volta dopo avere assistito a una cerimonia in commemorazione di una giovane manifestante uccisa nel corso delle dimostrazioni seguite alla controversa rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Qualche mese più tardi, si vede rifiutare il visto per recarsi al Festival di Berlino. È arrestato una seconda volta il primo marzo 2010. Trascorre 86 giorni nel carcere di Evin prima di essere rilasciato su cauzione il 25 maggio. Invitato come giurato al Festival di Cannes, la sua poltrona resterà simbolicamente vuota durante tutta la durata della manifestazione. Ottiene il sostegno di numerosi artisti e cineasti di tutto il mondo.

Nel 2010, Jafar Panahi viene condannato a non poter più realizzare film, scrivere sceneggiature, concedere interviste alla stampa e uscire dal suo paese per un periodo di tempo indeterminato, pena 20 anni di incarcerazione per ogni divieto violato, ovvero una pena complessiva potenziale di 80 anni di prigione. La condanna viene confermata in appello nell'autunno del 2011.
Malgrado queste interdizioni realizza a quattro mani This Is Not A Film, girato all'interno del suo appartamento e che descrive la sua vita quotidiana di artista e uomo a cui è stato impedito di lavorare. La pellicola viene presentata fuori concorso al Festival di Cannes nel maggio del 2011.
Nel 2012, Jafar Panahi ottiene il Premio Sakharov per la libertà di pensiero del Parlamento europeo. Sarà la figlia a riceverlo al suo posto nel corso di una cerimonia alla quale egli non può assistere. Nella scia dell'evento, co-realizza clandestinamente insieme a Kambuzia Partovi, un nuovo film intitolato Closed Courtain che gli varrà l'Orso d'argento per la sceneggiatura al Festival di Berlino nel 2013.

Nel 2015, durante il Festival di Berlino, Jafar Panahi presenta Taxi Teheran. Osannato unanimemente dalla critica di tutto il mondo, il film viene acclamato anche dalla giuria presieduta dal cineasta americano Darren Aronofsky e ottiene l'Orso d'oro oltre al Premio Fipresci. 

Venduto in oltre trenta Paesi (grande successo in Francia ad aprile con più di 500mila spettatori), in Italia sarà il primo titolo di CINEMA, la nuova distribuzione di Valerio De Paolis, improntata a scelte di qualità e di grande prestigio, che lo farà uscire il 27 agosto.